
23Feb, 2023
Due giorni di full immersion per i partecipanti allo stage, all’Horse Club Terra Jonica a San Giorgio Ionico in Provincia di Taranto con l’olimpionico Natale Chiaudani. Ed una full immersion anche per noi di Puglia a Cavallo che per intervistarlo lo abbiamo fatto in un assolto campo al seguito di una lezione con i ragazzi prima del Gran Premio, una sorta di pre – Gran Premio.
A partecipare al primo stage di Chiaudani in Puglia del 2023 sono stati Rosalba Vacca, Federica Scofani, Antonello Andrisano, Manuel Staffieri, Gianmaria Gabriele Prete, Sagarriga Visconti, Domenica Ciraci, Piero Rubino, Serena Buono, Jacopo De Quarto, Fabio Rubino, Antonio Spano e Francesco Spano, Alessio Proia, Martina Nardini, Giovanni De Francesco, Marica Laducara, Francesco Lenti, Cristian Mastrapasqua, Gabriella Soldarelli.
La tecnica equestre – ha commentato Chiaudani – è la componente essenziale della nostra disciplina, uno studio che dura tutta la vita, non c’è un momento in cui è possibile affermare, so tutto! – afferma Chiaudani – la conoscenza del cavallo, della sua morfologia è esenziale – afferma – comprendere a fondo i difetti e le abilità del cavallo permette di capire fino a che punto è possibile ‘spingerlo’ in gara, per completare il percorso senza errori e nel minor tempo possibile.
Meticoloso e rigoroso, siamo stati attenti osservatori dell’attenzione che Chiaudani dedica alla scelta dei finimenti – non è delegando ai finimenti che si risolvono i problemi – afferma Chiaudani – è importante conoscere la funzione reale dei finimenti, i materiali, l’utilità che hanno se usati in combinata.
Anche i finmenti – continua – come la corretta e puntuale mascalcia, i controlli veterinari, la gestione oculata dell’alimentazione e della nutrizione – tutto deve essere mirato a garantire la salute del nostro cavallo.
E mentre il lavoro in campo prosegue con una sessione di ginnastica con barriere a terra, lavoro su due piste, cambi di galoppo, esercizi dei tre e quattro tempi – Chiaudani specifica – il lavoro in piano è fondamentale, i percorsi a casa devono essere eseguiti su pochi salti e mai provocare uno sforzo, perchè è fondamentale mantenere alto il morale del cavallo. Il lavoro sui cavalletti è utile, direi fondamentale, per collegare il lavoro in piano al salto e capire se si è al punto giusto con l’allenamento.
Tra i moniti al termine di un percorso di gara leggermente macchiato da un paio di barriere… sentiamo “vedi che questa è matematica!”
Ma la matematica basta cavalier Chiaudani per vincere in gara ? E’ fondamentale la conoscenza dei tempi, ma non possiamo calcolarli solo con la mano e contando, dobbiamo essere capaci di comprendere – quanto e come – sono stati i nostri tempi di avvicinamento all’ostacolo, perchè se sono stati più lunghi o più corti – dovremo essere in grado di allungare o accorciare, ma senza disurbare il cavallo .. il nostro è anche un lavoro di psicologia equestre!
Ma qual’è l’idea di Chiaudani sullo stato di salute dell’equitazione in Puglia. Grande elogio al centro ospitante, l’Horse Club terra Jonica, all’organizzazione, alla Fise Puglia. Ho trovato ottimi cavalli e volenterosi e appassionati cavalieri – Certo bisogna continuare a lavoare con i ragazzi, con i giovani per raggiungere risultati di rilievo. Ogni cavallo ha la sua esigenza, ogni cavallo è una storia a sé, così come i cavalieri e le amazzoni hanno storie ed esigenze diverse. Per entrambi è necessario programmare un lavoro personalizzato, che rispecchi le caratteristiche del binomio sia dal punto di vista fisico che psicologico in funzione del programma di gare da affrontare nella stagione.
Una carriera ricordiamo, quella di Chiaudani, classe ’60, iniziata da allievo ufficiale sotto la direzione di Piero D’inzeo. Svestita la divisa, Chiaudani ha dedicato al salto ostacoli tutto se stesso. Nel 1996 disputa i Giochi olimpici nel salto ostacoli individuale e a squadre, con uno dei cavalli, che per anni rimarrà il suo cavallo di punta, Rheingold de Luyne, con cui prende parte anche ai Campionati europei di salto ostacoli .Medaglia d’argento proprio in Puglia ai Giochi del Mediteranneo nel 1997 e poi medaglia d’oro ai Giochi del 2005. Grande protagonista della Coppa degli Assi di Palermo, ne ha vinto le edizioni 2005 e 2006 in sella ad Harianne d’Autieux. Vince numerosi Gran Premi nazionali e internazionali, nel 2010 si qualifica per la Coppa del Mondo e ottiene il 12° posto. Su Almero 12 è medaglia d’oro nel 2012 ai Campionati Italiani Assoluti.