CINGHIALI E LUPI, CHI PUO’ CONTENERLI?

CINGHIALI E LUPI, CHI PUO’ CONTENERLI?

29Mag, 2020

Nuova consapevolezza”… si fa per dire,  ai tempi del Covid,  di  lupi e cinghiali, che in Puglia sempre più spesso razziano gli animali al pascolo, compreso i giovani puledri di cavalli e soprattutto asinelli,  aggravando ulteriormente il contesto di criticità che le aziende agricole e zootecniche stanno vivendo.


E’ Coldiretti Puglia che su segnalazione degli  agricoltori e allevatori, prostrati dai continui  attacchi dei lupi agli allevamenti e con l’imperversare dei  cinghiali nei campi, hanno davvero fatto man bassa.

Diversi sono stati gli avvistamenti di cinghiali,   soprattutto in provincia di Bari,  sull’Alta Murgia e sul Gargano e ancora in provincia di Foggia, con rischi igienico – sanitari, per l’incolumità pubblica e danni in campagna ( negli ultimi nove mesi del 2019 gli incidenti stradali causati da animali selvatici erano stati 310,  con un aumento di incidenti secondo i dati Aci Istat dell’82%.

Eppure tutto sembrerebbe un controsenso, considerando che il predatore del cinghiale in Italia,  a parte l’uomo  è il lupo, che diciamola tutta non abbonda a tal  punto da contenere la popolazione italiana che si stima si aggiri intorno ad oltre un milione di esemplari.

I cinghiali in Italia sono aumentati a seguito  dell’introduzione di specie provenienti dall’Est Europa –  come ha più volte specificato l’ Ispra – che ibridandosi con le specie autoctone ne hanno determinato la scomparsa. A questo dobbiamo aggiungere l’incremento del numero di allevamenti di cinghiale a scopo venatorio: animali allevati e immessi sul territorio allo scopo di alimentare la caccia.

Il danno quindi è notevole, perché l’incremento del numero di cinghiali in Italia, oltre ad essere notevole al punto da non riuscirne a fare una stima precisa, è anche conseguenza della caccia che spinge per l’allevamento di questi animali e dall’altro ne impedisce il contenimento con l’abbattimento del predatore naturale, il lupo.

Quindi alla fine abbondano lupi e abbondano cinghiali.
In Puglia, in particolare i danni causati dalla fauna selvatica  in questo periodo più che mai  sono stati considerevoli,  con conseguenze economiche pari a circa 13 milioni di euro. Ad  essere feriti ed uccisi, soprattutto pecore, agnelli, mucche, vitelli, capre, suini, asini, cavalli.

Un grido d’allarme per gli allevatori lanciato da  Savino Muraglia, Presidente di Coldiretti Puglia – I numeri, che non sono completi, in quanto molti eventi non vengono denunciati  – afferma Muraglia – la dicono lunga sulla necessità di alzare il livello di allerta e programmare efficaci attività di riequilibrio della fauna selvatica che mette a repentaglio la stessa incolumità delle persone. Non c’è tempo più tempo da perdere, perché agricoltori e allevatori sono allo stremo.  #ColdirettiPuglia #SavinoMuraglia #lupi #cinghiali#danniagliallevatori

 

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