3Ott, 2016
Sotto l’acqua scrosciante in un contesto naturale di grande impatto, nell’Alta Murgia, in quello che è il Parco Naturale, con una vegetazione ricca di fragni, lecci, roverella e un sottobosco in cui primeggiano la rosa canina, il biancospino e il pero autoctono, complice un permeante odore di origano selvatico si è svolta a Torre Sansanello, in prossimità del Bosco Ceobuzzo, la I^ tappa del Campionato Regionale di Endurance. Un percorso quello coratino che si snoda su un anello di circa 28 km(che nella categoria B/Rè stato percorso tre volte) composto da tratturi di strade bianche e carreggiate in terra battuta tipiche della zona, con asfalto presente solo su pochissimi tratti per lo più in prossimità degli attraversamenti stradali dove comunque era presente in occasione del concorso l’assistenza delle Guardie Ambientali di Corato.
Un percorso interessante che potrà utilizzato anche come itinerario per escursioni in sella.
Nella categoria Debuttanti quella di 21 Km, si sono attestati 1° il casertano Amodio Di Nardi, del C.I. Country Club, in sella a Eldora Al Mali, 2° Pietro Bisceglia, di Terlizzi, tesserato alla Corte dei Vescovi, su Olga di Armena. Punteggio di merito per Cavalieri Non Agonisti Debuttanti 21 Km alla pugliese Elena Capozza, del C.I. Torre D’Agera, su Cleope e il barese, Carmine Galasso, della GaspEquites, con Flay. Fuori gara, Chiara Colangiuli del Terra degli Ulivi di Ruvo di Puglia, con Stella. Nella Categoria CENB/R 81 Km, trasformata in Qualificante per numero di partenti, hanno completato il percorso di 81 km, Giovanbattista Di Paola, tesserato in Abruzzo presso Santa Croce di Magliano in provincia di Campobasso, in sella ad Oro Rosso e Giacomo De Luce, della scuderia di Torre Sansanello, su Mouintassar. Per la Esordienti cioè la 42 km, si sono classificati il foggiano Antonio Roca, su Jamal, un incrocio anglo arabo, Eleonora Morini, di Posta Ruggiano del Gargano su Raja,, cui è anche andata la Best Condition, l’abruzzese Massimo Verna su Nefertiti,Roberto Ianigro, del C. I. Montaratro, di Lucera, su St Armani, ha concluso ottimamente il suo percorso fuori gara la pugliese Laura Mandrelli, su Palestina. Poteva andare meglio a Francesco Colombo, tesserato con il C.I. Montaratro di Lucera, su Alamein del Sangro e ad Angela Tota del GaspEquites di Torre Sassanello, che pur giocava in casa su Onolue Sa, ma si sa con i cavalli non è mai possibile dare nulla per scontato. Una considerazione che deve a tutti far riflettere quando si danno per certi alcuni dati semmai solo perché un cavaliere un certo percorso può conoscerlo un po più di altri. Riflettere su questo aspetta non guasta!
Ad organizzare la tappa è stato il C.I. GaspEquites con il fattivo supporto tecnico di Angela Tota, amazzone di endurance anche lei, ma soprattutto infaticabile organizzatrice della manifestazione. “La tappa svoltasi in grande tranquillità non ha fatto emergere problematiche legate allo stato e salute dei cavalli – come ha evidenziato il presidente della Commissione veterinaria Fise Puglia, nonché veterinaria nella triade operativa, Maria Convertino, presieduta a Corato da Vito Ricci. Indubbiamente si tratta di una disciplina che in Puglia potrebbe avere grande sviluppo – ha continuato la Convertino – soprattutto in relazione al clima e agli spazi che consentirebbero il prolungamento nella nostra Regione delle attività agonistiche per buona parte dell’anno, ad esclusione dei mesi più freddi o del caldo torrido agostano, certo – ha detto -un radicamento della disciplina comporta impegno da parte di tutti. Ma ritengo che se si vogliono raggiungere risultati è bene serrare le fila e mettersi al lavoro.”
Soddisfatta, Giuliana Disegnatore, giudice nazionale, nonché presidente e delegato tecnico del concorso, che ha sottolineato – “come sia importante in questo genere di gare tutelare la salute dei cavalli e quella dei cavalieri, con percorsi di gara ben segnalati che soprattutto per le categorie basse, possano consentire ai neofiti di potersi avvicinare a questa disciplina senza traumi, legati ad incidenti o anche percorsi poco segnalati che facilmente possono far perdere i concorrenti, generando anche panico.”
“Un lavoro lineare quello che ha contrassegnato il concorso – ha confermato Paolo Torlontano che ha curato la segreteria del Concorso – dove è emerso il desiderio di compattare una disciplina e riunire tutti quei cavalieri che non aspettano altro che buone occasioni per poter caricare il proprio cavallo per partecipare a gare di endurance. Il problema infatti per chi pratica l’endurance è proprio quello di riuscire a partecipare a gare qualificanti che consentano di progredire per categorie superiori.”
Ed ecco alcuni momenti della premiazione