ARPEC PUGLIA UNA REALTA’ A DIFESA DEL TERRITORIO

ARPEC PUGLIA UNA REALTA’ A DIFESA DEL TERRITORIO

5Ott, 2015

Accogliamo una nota inviataci da Giovanni De Vincentis, Presidente dell’ARPAC Puglia, in risposta  alla nota diffusa da ignoti  che proponeva immagini alterate sull’ immobile, quanto meno non attuali e in cui insiste il centro, in cui si paventa il  sequestro da parte della Polizia Municipale  per abusivismo.  La nota è sottoscritta da Giovanni De Vincentis, in  qualità di presidente regionale dell’ARPEC (Protezione Civile a Cavallo)  che ha il comodato d’uso della struttura, riconosciuto come persona corretta, anche da noi membri di Puglia a  Cavallo,  che svolge un’attività a difesa de territorio utilizzando il cavallo.12064156_934645133274244_1068687603_n12076903_934645179940906_749316170_n

“Il Dany, s Ranch sorge su un terreno di 7000 metri con destinazione d’uso “opere di interesse comunitario”. All’atto della sua realizzazione fu presentata regolare Dia da parte del geometra, al quale era stata assegnata la cura della certificazione.

Tutte le opere prefabbricate e senza utilizzo di neanche un grammo di cemento, sono state realizzate per custodire i cavalli dell’ARPEC Protezione Civile a Cavallo.

La struttura tra l’altro è sede del Centro di Coordinamento Regionale della stessa ARPEC, nonché Nucleo Operativo Provinciale.

Il centro stesso è anche sede del Nucleo Operativo Provinciale del WWF.

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Il centro si è distinto proprio di recente nel recupero di una tartaruga marina Caretta Caretta in difficoltà (consegnata in ordine alle disposizioni della Capitaneria di Porto al Centro Recupero di Policoro) e di diversi rapaci feriti da cacciatori di frodo.

Il maneggio come è impropriamente definito nell’articolo è sede operativa delle Guardie ZooFile Ambientali della Provincia Jonica e sede della formazione delle stesse e degli operatori  volontari della Protezione Civile.

Ho voluto precisare tutto questo, perché indubbiamente esistono delle lungaggini burocratiche che rendono difficoltosa la concessioni di tutte le autorizzazioni necessarie, ma ritengo che non si possa nel caso specifico parlare di abusivismo edilizio, anche in considerazione del fatto che la procedura amministrativa è stata avviata a seguito di una nostra autodenuncia, tra l’altro con il supporto e la fiducia di polizia locale e provinciale, con cui peraltro collaboriamo, oltre che Questura e Carabinieri.

Ho voluto fare queste precisazioni, in quanto ritengo le stesse doverose per i lettori e verso tutti i volontari che prestano il loro impegno gratuitamente e profondendo energie per la Comunità.

Giovanni De Vincentis

ARPAC PUGLIA

 

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