FRANCO CARACCIOLO, FONDATORE DELLO SPORT PER TUTTI

FRANCO CARACCIOLO, FONDATORE DELLO SPORT PER TUTTI

22Mag, 2022

Bye Bye Franco Caraccciolo … nessuno di noi nel mondo equestre può infatti immaginare di non poterti più salutare … il tuo viso, solcato dal sole e dalle ore trascorse in maneggio, i tuoi modi amichevoli, rimangono impressi nei nostri cuori.

Antesignano dell’equitazione pugliese, Franco Caracciolo, tra i fondatori dell’Ante Puglia, della Fise Puglia e poi in forza all’Engea come istruttore, direttore di campo e guida ha messo in sella intere generazioni di  amazzoni e cavalieri, a partire dal suo idolo, di cui andava fiero e orgoglioso sempre, il figlio,  Gianluca Caracciolo, campione di salto ostacoli che ha  travalicato i confini regionali, all’attenzione del “gotha” nazionale.

Franco Caracciolo ha  fondato  ed è stato istruttori in diversi maneggi, dal mitico campo di San Giorgio Jonico, quando i cavalieri a Taranto si contavano sulla punta delle dita, al San Domenico di Lama, al Mon Reve sulla Litoranea  Salentina, all’avventura nel 2013  a Talsano, per citarne solo alcuni. Ha collaborato con tanti centri portando con se sempre il suo entusiasmo e gioia per la vita. In occasione di  Hippos , la Fiera del Cavallo Mediterranea che si svolgeva a Bari, negli anni 90, aveva affrontato ben due viaggi a cavallo in solitaria da Taranto a Bari.

Padre di tre ragazzi meravigliosi  e nonno, Franco Caracciolo  è di quelli che hanno amato e si è fatto amare.  Ai tempi per coltivare la passione per i cavalli  e per tenere insieme i cavalieri e creare sinergie e interesse aveva fondato un club, “La Comunella”, dove ci si ritrovava la sera , smontati da cavallo,  a scambiare quattro chiacchiere.

In questi anni  era diventato poi super-green coltivando la  passione per le piante, che aveva in grande abbondanza nella sua casa e per gli animali, i cani in particolare.

Certo il suo mondo equestre non era proprio quello di oggi, competitivo, selettivo, concorrenziale, superagonistico, specialistico. Era un mondo in cui a cavallo si andava per divertirsi, per esplorare nuovi orizzonti, per il piacere dello sport in se stesso. La competizione certo c’era  ma era davvero latente e cedeva piuttosto il passo all’aggregazione, alla voglia di stare insieme in uno sport che per lui era entusismo. A mio avviso e credo sia così per  quanti l’hanno conosciuto, Franco Caracciolo, ritengo,  che  con i suoi modi belli,  sia riuscito a mettere a cavallo anche le pietre. Non si offendano le pietre …. ma davvero per lui non vi era nessuna persona che non potesse andare a cavallo, non vi era nessun ragazzo o ragazza, nessuna bambina o bambino che non potesse andare a cavallo….

Franco Caracciolo …  forse non lo sapeva ma è stato  …un vero padre fondatore dello sport per tutti.

Con lui va via un pezzo della storia equestre di  Taranto.

 

Foto di copertina, Puglia a Cavallo. Franco Caracciolo felice con il figlio dopo il suo ennesimo successo  in campo.

One comment

  1. Serena Corrente /

    Tra quelle “pietre” ci sono stata anche io. Con Franco la mia prima lezione su Vanessa e l’inizio della mia passione per i cavalli perché Franco comunicava passione, simpatia condivisione. Avevo appena perduto mio padre e Franco con i cavalli, binomio di libertà e non tanto di competizione mi ha restituito uno slancio e una voglia di vivere come pochi a quel tempo hanno saputo fare. Grazie Franco la morte porta via tutto ma lascia i ricordi luminosi e forti nonostante il tempo

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