I MURGESI DEL QUIRINALE

I MURGESI DEL QUIRINALE

4Feb, 2022

Gli ultimi arruolati,  tra i Murgesi del Quirinale,  sono dei giovani puledri,  che vanno per i quattro anni, si tratta di Ogaden, Oppes e Otero allevati nel  Reparto Biodiversità di Martina Franca e trasferiti a Roma presso la Caserma Alessandro Negri di Sanfront,  dove vengono addestrati i  cavalli del Gruppo Squadroni Reggimento Corazzieri.

E come da protocollo la cerimonia di insediamento del Presidente della Repubblica,  Sergio Mattarella, dopo la  deposizione all’Altare della Patria della corona, ha previsto proprio  l’impiego dello Squadrone del Reggimento dei Corazzieri a Cavallo; a comporre il drappello che muove  da Palazzo Venezia a Palazzo del Quirinale, una formazione composta da ben 35 cavalli, 4 trombettieri, il Gruppo Stendardo, il I° Squadrone, il Comandante del Reggimento in sella a Indomito l’irlandese di 20 anni e il Vice Comandante che affiancano quest’ultimi,   la  Lancia Flaminia, l’auto presidenziale, segue il porta-stendardo presidenziale e chiudono 3 quintali di cavalli baii o morelli.

Ai cavalli corazzieri – come ha specificato in più di un’occasione – il Tenente Colonnello Cosimo Damiano De Caro , il Comandante del Gruppo Squadroni Reggimento Corazzieri  – sono richieste due qualità essenziali, l’imponenza, quindi l’aspetto fisico e che siano collaborativi. Caratteristiche che i cavalli di Puglia, i Murgesi sembrano possedere appieno… solo un cavallo sereno e in buona salute può svolgere servizio.  Un aspetto quello del carattere docile, ma al contempo adeguato ad un addestramento speciale che prevede l’utilizzo di strumenti acustici, con musiche, rumori, spari, passaggio di frecce tricolori e di altri elementi visivi, gente in assembramento, oggetti volanti e altro, che delineano quella funzionalità che il Cavallo Murgese possiede appieno e che lo rende un cavallo adatto a molteplici utilizzi.

Fino al al 2015 i Corazzieri hanno montato soprattutto  cavalli stranieri, irlandesi, polacchi, tedeschi, non per  esterofilia ma per una ragione molto semplice: l’altezza. I cavalli italiani quasi mai per natura superavano l’asticella di un metro e 75 al garrese. Il Reggimento, che impiega uomini  – in formato per così dire “gigante”con altezze che variano dal metro e 90 fino ai 2.07  (cavallo e cavaliere insieme arrivano a 3 metri), dieci chili di peso supplementare tra elmo e corazza, evidenzia, la necessità di  cavalli adeguati, che fino a non molto tempo fa  venivano  “arruolati”  solo dall’estero.

Oggi, i Corazzieri  che sono l’unità speciale dell’Arma dei Carabinieri che è guardia d’onore del Capo dello Stato, ha nelle sue fila soggetti provenienti dai 7  Centri di Selezione Equestre, sparsi tra Toscana, Veneto, Basilicata, Abruzzo e Puglia del  Raggruppamento Carabinieri Biodiversità  che tutela le razze equine autoctone italiane valorizzandole e preservandone la conservazione con un importante risparmio economico che non va sottaciuto.

La sfilata del presidente Mattarella è stata per noi motivo di  grande orgoglio – riferisce il presidente dell’Associazione Nazionale del Cavallo Murgese, Leonardo Fusillo perché da valore al nostro lavoro, al nostro impegno di questi lunghissimi anni, in cui gli Allevatori hanno continuato a credere nel valore della Razza e nell’importanza di migliorarne le caratteristiche per i diversi usi a cui il cavallo è portato. I Centri di Biodiversità rappresentano un baluardo dello Stato a difesa delle Razze Equine autoctone.

I Centri che ogni anno sfornano oltre 100 puledri,  utilizzano il sistema della doma dolce, che si rifà a Linda e Pat Parelli, un metodo non cruento di addomesticazione frutto dell’esperienza maturata negli anni che si è dimostrato particolarmente efficace.

Il solo centro di Biodiversità di  Martina Franca in questi anni  ha implementato  le fila del Gruppo Corazzieri,  con ben 11 soggetti; i primi furono Isacco, Fosforo e Futuro, insieme a Imperatore il cavallo  del Comandante della Fanfara, il luogotenente Fabio Tassinari, tra l’altro pugliese anche lui,   e poi Menelao, Lanuvio, Nemeo e Narciso, a cui oggi si  sono aggiunti Ogaden, Oppes e Otero,  grazie ad una precisa selezione  che ha inteso privilegiare incroci di sangue che ha  fissato quei caratteri richiesti per l’approvvigionamento di pattugliamento e di ausilio militare.   Senza considerare i soggetti Murgesi  che sono nello Squadrone del IV° Reggimento e gli altri della Fanfara.

In ogni caso  …va detto che i cavalli che hanno la fortuna di far parte del Reggimento oltre ad avere la vecchiaia assicurata, dopo i 20 anni vengono trasferiti   a Castelporziano a godersi un meritato pascolo, o presso un militare che lo voglia con se  fino alla fine dei suoi giorni, hanno certamente un Corazziere che ogni giorno  dalle prime luci del mattino si prende cura di lui come un vero compagno di viaggio.

 

 

 

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