PROPRIETARI E AFFIDATARI: la Regione Puglia fa centro sugli sport equestri

PROPRIETARI E AFFIDATARI: la Regione Puglia fa centro sugli sport equestri

8Mag, 2020

Ha ben compreso la natura delle attività equestri Michele Emiliano, il governatore della Regione Puglia, che nella sua ordinanza in cui da il via  libera agli sport individuali all’aria aperta  apre agli affidatari, già perché la natura delle attività equestri, prevedono molto e molto spesso proprio la figura dell’affidatario come referente attivo dello sport,  oltre al  proprietario, che,  soprattutto nell’ equitazione agonistica non sempre è colui che monta a cavallo.

Una apertura quella della Regione Puglia, che ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai gestori e proprietari di circoli ippici, soprattutto quelli dove il numero di cavalli a disposizione della scuola, e quindi in molti casi di “affidatari”, è davvero elevato. Vuoi perché diversi hanno il cavallo in fida, mezza fida, vuoi perché molti   montano cavalli di proprietari che li affidano, vuoi che montino cavalli affidati dalla scuola.

D’altronde è chiaramente presumibile, che un cavallo, non sia esattamente come una racchetta da tennis, che con tutto il rispetto per la racchetta, dove la metti la trovi.  Un cavallo, è un essere vivente, che anche in presenza di Covid 19, continua esattamente come noi tutti a mangiare, ad avere bisogno di un alloggio, che per i cavalli è la cosiddetta scuderia, con paglia fresca o truciolo  per lettiera. Ma non basta, per quanto l’attività sia ferma, per un cavallo atleta c’è poi la ferratura, gli integratori, gli sverminanti e altre attenzioni. Insomma per dirla in breve le spese corrono e   corrono anche troppo velocemente senza il sostegno della scuola, delle lezioni e dei cosiddetti affidatari che rappresentano l’anima pulsante dei circoli ippici. Chiaramente la nostra attenzione è sempre rivolta a circoli riconosciuti dalle Federazioni, in cui il rispetto per l’animale, i cavalli è alla base.

A tal proposito abbiamo  sentito alcuni proprietari e gestori  e istruttori di Circoli ippici, con un  intervista a più voci,  che hanno aperto le loro strutture dopo aver provveduto alla sanificazione come stabilito dalle Linee Guida approvate con le Federazioni Fise e Fitetrec Ante.

Parliamo intanto di perdite del comparto – per  Vittorio Viti  (Viti Horse Club) di  Altamura in provincia di Bari, le perdite  –  sono quasi totali considerato che nel mio caso  i cavalli a pensione sono 5 su 15 totali e con lezioni a zero, siamo ad oltre il 75% di perdite.

Anche per Francesca Lacasella del A.s.D.Torre D’Agera di Bitonto (Ba), la maggior perdita in questo periodo di lockdown  è causata dalla mancanza di lezioni, che rappresentano l’essenza di una scuola di equitazione.

Secondo la nostra stima – avverte Alessia Castelluzzo del Circolo Ippico Tempi Nuovi di Cavallino in provincia di Lecce   –  le perdite in questi 2 mesi si aggirano circa intorno ai 5.000 euro. Inoltre tale situazione sicuramente porterà qualche famiglia a decidere di sospendere le attività sportive dei propri figli.

Per Domenicia Ciracì dell’A.s.D Ghibli  di Grottaglie in  provincia di Taranto la  perdita economica è stata del 100%  – abbiamo dovuto utilizzare le risorse personali per poter mantenere i cavalli della scuola! E nostro malgrado abbiamo dovuto aumentare il costo delle lezioni perché tutte individuali ed eliminare i pacchetti che permettevano agli allievi di venire almeno tre volte a settimana.

Sono state perdite importanti quelle che hanno caratterizzato il periodo – ribatte Alessia Lucchese, Circolo Ippico Giuliana – Taranto  se si considerano  tutti gli iscritti alla scuola di equitazione,  soprattutto  se si considera che   i nuovi allievi/iscritti in linea di massima, si avvicinano proprio in primavera da Marzo a Maggio.

Di parere diverso Gianluca Caracciolo – Scuderia Caracciolo a Valenzano (Ba) – Le perdite –  credo – dice Gianluca –  che siano riferite esclusivamente a chi fa scuola, feste , tutte quelle attività collaterali che oggi sono indispensabile a far quadrare i conti in una scuderia , io non faccio questo tipo di attività. Seguendo solo 12 agonisti, riesco tranquillamente a gestirli. Il problema si pone per la ripresa  dei concorsi. In Italia, a differenza delle altre Nazioni dove l’ agonismo nazionale è tutto abbastanza ravvicinato ( in 50 km ci sono 1000 cavalli agonisticamente attivi ), occorre fare lunghi tragitti, per cui limitare il numero di cavalieri o spalmare il concorso in più giorni , non è una cosa semplicemente applicabile, ci sarebbero dei costi troppo alti.
La Federazione può intervenire economicamente? Non credo.
All’estero dicono che si ripartirà ( ad un certo livello ) l’anno prossimo.
Le potenziali ricette si potranno delineare tra 15/20 giorni, se la “ riapertura “ non inciderà sull’ aumento del contagio, potremo pensare ad un relativo breve riavvio, caso contrario …. i cavalli torneranno ad essere contenti, noi un po’ meno!!

Di parere completamente diverso Quirico Santoro – dell’A.s.D Parco di Mare a Fasano (Br) – il mio Centro che non vive solo di lezioni e gare ma anche di escursioni ha avuto un  danno economico altissimo. Il centro dispone di 35 tra pony e cavalli per la scuola e le passeggiate per un totale di quasi 60 cavalli cosa non  facile, però siamo pronti a rimboccarci le maniche più del solito e andare avanti svolgiamo quest’attività dal 1988 e ne è passata di acqua sotto i ponti, ci sono stati tanti alti e bassi in questi 32 anni c’è la faremo anche questa volta.

Vediamo cosa ci hanno riferito in merito al rispetto delle regole. Positivo il riscontro dell’apertura dei centri. Tutti i ragazzi da subito sono venuti agli orari concordati – ha specificato Vittorio Viti –  firmato sul registro la presenza con orario di ingresso e uscita. Chiaramente specifica Viti – l’accesso limitato  non gli permette come al solito di ritrovarsi dopo le lezioni.

La stessa positività ci  conferma Francesca Lacasella  – sta andando bene, i ragazzi sono  tutti attenti alle prenotazioni e agli orari prestabiliti.

La difficoltà che trovano è  data dalla estenzione  del complesso in cui ovviamente abbiamo limitato l ‘accesso solo ad alcune zone. La maggiore  difficoltà è dovuta senz’altro  all’ accesso limitato – racconta Alessia Castelluzzo – che ci deve portare a organizzazione bene il tempo, in quanto i gruppi saranno formati da cinque elementi per volta. Sia gli adulti, ma sopratutto i ragazzini, hanno capito molto bene le regole da rispettare utilizzando mascherine e guanti e mantenendo la distanza di sicurezza.

Fino ad oggi sono stati tutti meravigliosamente educati! – esordisce Domenica Ciracì – abbiamo riempito il maneggio  di cartelli indicativi, gel guanti e mascherini, senza contare le diverse sanificazioni ambientali e delle attrezzature. Tutte certificate da un impresa autorizzata (non fai da te insomma). Sono stata molto rigida negli orari di ingresso e uscita e gli accompagnatori non sono scesi dalle auto. Attenzioni e regole salva vita!

Da noi non siamo tanti – ha specificato Gianluca Caracciolo – per cui seguire le regole del distanziamento sociale non è difficile,  per quanto innaturale, sta diventando sempre più tollerato e condiviso.

.Per Maggio ci sarà qualche  difficoltà  – racconta Alessia Lucchese – dovute all’accesso limitato, soprattutto per  l’organizzazione di gruppi, ciò ovviamente soprattuto avendo  gli agonisti che montavano tutti i giorni. E ora che riapre la scuola di equitazione sarà ancora più complicato, saremo in campo forever. Chiaramente – continua Alessia – abbiamo santificato  con prodotti disinfettanti due volte al giorno perché non ci sono indicazioni diverse per noi. Complicata  anche la parte burocratica, occorre far firmare varie cose a chi entra, misurare febbre con il termoscanner quindi un po’di tempo lo si perde, occorre stare sempre attenti a che tutti rispettino le regole. Che dire un bel casotto!!

Da parte mia  – si associa Quirico Santoro  – ho chiesto ai patentati di rispettare tutte le normative per una forma di rispetto reciproco e per tutti noi che lavoriamo in scuderia per più di 10 ore al giorno, groom, stalliere, istruttori e addestratori. Abbiamo cercato di sensibilizzarli con cartelli e continui messaggi nelle chat del maneggio. Ma posso garantire che non è cosa facile, il Covid ha cambiato gli umori di tutti, ha tolto così tanto, c’è tanta ansia, hai sempre paura, sai benissimo che questo maledetto virus è li in agguato pronto a sbucare.  Non è facile far cambiare abitudine a chi viene in maneggio per rilassarsi, distrarsi, e anche allenarsi il tutto in 90 minuti, tempo massimo in cui sono tenuti tutti a lasciare il centro.

 

Ma come hanno reagito i cavalli?  

I cavalli hanno ringraziato il lockdown – afferma Gianluca – da noi facevamo giostra, paddok, e corda .. da qualche giorno abbiamo ripreso a montare senza grandi problemi.

Benissimo – racconta Viti – i cavalli hanno apprezzato la liberta concessa, in un paddock di 10.000 metri per l’intera giornata … c’è da divertirsi, al contrario dei ragazzini che adesso apprezzano ogni singolo istante a cavallo seppure con le limitazioni necessarie.

I nostri cavalli come attestano le foto che raccontano la vita in paddock – prosegue Lacasella – sono in buona forma, complice il lavoro alla corda. Appena montati nella ripresa di allenamento, si sono mostrati fiduciosi e collaborativi.

Per quanto riguarda i cavalli devo dire – evidenzia la Castelluzzo –  che uscendoli giornalmente nei paddok, in giostra o movimentati alla corda non hanno subito alcun trauma, anzi ne hanno approfittato per rilassarsi e riposarsi.

Fa sorridere – ma molto vero, per chi conosce il linguaggio dei cavalli – il commento di Domenica  –  posso dire che hanno subito l’assenza dei loro cavalieri, il primo giorno di rientro ho visto tutti i cavalli in attesa con la testa sempre fuori in cerca di attenzioni.

I cavalli certo sono quelli che hanno sofferto di meno – conferma anche la Lucchese -I cavalli dei proprietari e degli agonisti sono super agli ordini e sereni, venivano montati, girati alla corda e paddock. Per me la movimentazione è finalizzata al benessere del cavallo non è un semplice girare alla corda. E poi mi piace quando possibile lasciarli liberi,  lo faccio con i cavalli della scuola (ma l’ho fatto anche con i miei puledri), diciamo che contribuiscono a tagliare l’erba e sono felici, scendendo e salendo dalle montagnette  di erba.

I cavalli a oggi sono i più contenti del Virus , quelli da scuola hanno 5 ettari di verde nel nostro uliveto – conclude Quirico –  e passere gran parte della giornata liberi li ha sicuramente resi più spensierati,  nonostante non abbiano lavorato  comunque li abbiamo tosati tutti, alcuni li abbiamo sferrati altri no, abbiamo ugualmente tenuto in ordine tutti i loro.finimenti, dalle selle, alle testiere, ai sottopancia, lavaggio di  tutti i sottosella. Ora pian piano li lavoriamo visto che anche la scuola può ripartire , al momento abbiamo deciso di aspettare con la riapertura delle passeggiate, vediamo cosa accade il 18 maggio.  I cavalli dei privati e i nostri da gara che dire , sicuramente non si sono annoiati e ci hanno fatto lavorare tantissimo. Tra i miei groom , io , Franco e mio figlio Simone abbiamo lavorato sei giorni su sette la settimana, corda , libertà sia in piano , che anche con piccoli salti, questo è stato per noi la parte più faticosa ma la più bella. I proprietari al ritorno hanno trovato i loro cavalli in splendida forma, più rilassati e sicuramente molto migliorati. Li ho voluti  ringraziare perché in questo sono stati  l’unica fonte economica che ha mantenuto in vita il centro e loro ci hanno ringrazio per come hanno ritrovato atleticamente e mentalmente i loro amici di svago e di gara.

Un ultimo ringraziamento – conclude Santoro, in seme agli altri  intervistati  – va al  nostro Comitato (ndr Fise Puglia) che con l’aiuto economico che ci ha dato abbiamo comprato mascherine, igienizzanti, disinfettanti, dispenser, è  un comitato stupendo, in primis il presidente Vergine, sempre pronto, sempre vicino a noi associati e questa non è cosa da poco.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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