CAVALLI ITALIANI CON CIRCUITO MASAF AL TERRA JONICA

CAVALLI ITALIANI CON CIRCUITO MASAF AL TERRA JONICA

17Apr, 2023

Circuito clssico MASAF – Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste- come oggi si chiama il vecchio circuito Mipfaf, e categorie aggiunte, è il concorso ippico di salto ostacoli in ambito Fise, appena disputatosi in Puglia, all’Horse Club Terra Ionica,  a cui hanno preso parte numerosi cavalieri e amazzoni provenienti dalla Sicilia, dalla Campania, dalla Calabria, dall’Abruzzo oltre quelli di Puglia e Basilicata, con cavalli nati in Italia  di  quattro, cinque, sei e sette anni, oltre le categorie aggiunte aperte a cavalli stranieri.

Ad aprire le danze e dare il benvenuto agli ospiti, nella prima giornata di gare, anche come atleta del circolo ospitante,  con un bel  podio è stato Manuel Staffieri nella 130 a fasi consecutive in sella Sisho,  a cui ha fatto da sponda con un altro doppio netto Alessia Calò con Sharia, anche questa ottima cavalla italiana di proprietà,  classe 2010. Da vedere e gustare poi i percorsi di Antonello Andrisano con Banner De Chivallet e Luca Miccoli con Salento,  nei primi dieci.

Moltissimi in particolare i cavalieri siciliani, che hanno attraverso lo stretto per competere in Puglia, tra questi i catanesi Giuseppe Carrabotta, in sella a Bonneville,  che complessivamente al Terra Jonica ha visto il podio per ben otto volte nelle primissime posizioni, nelle categorie 6 e 7 anni, oltre altri diversi piazzamenti,  Gabriele Carrabotta, campione regionale assoluto di salto ostacoli Sicilia,  con Acab e il calabrese Luca Migliuri, I grado, spesso presente sui campi del Terra Jonica, come in occasione del Memorial Ida Andrisano e della precedente tappa riservata ai cavalli italiani, terzo  in sella a Thunderbout Due G: Sono stati loro i protagonisti del GP.

Giudici per il Circuito MASAF, nella gara presieduta dal veneto Lorenzo Rocca,  il romano Adriano Gigli e il siciliano Alberto Velis, che all’unisono hanno specificato come  quanto oggi più che mai sia importante  incentivare l’allevamento del cavallo da sella italiano, perseguire il miglioramento qualitativo della produzione ed anticipare l’individuazione delle attitudini sportive dei giovani cavalli, attraversolo svlgimento delle gare nelle specifiche  discipline equestri, perchè la valorizzazione dell’allevamento non può  prescindere ooggi da un  insieme di elementi che  devono fondersi per favorire in modo decisivo la crescita sportiva. Alcune volte spiega Velis – tra l’altro di professione veterinario – ci sono cavalli che morfologicamente o per linea di sangue sulla carta hanno le basi per diventare dei campioni, ma di fatto non lo diventeranno mai. In altri casi troviamo cavalli meno dotati, anche da un punto di vista strutturale, che tuttavia, diventano campioni. Il motivo? Un insieme di elementi – continua – come l’alimentazione, l’assistenza veterinaria, il grooming, la mascalcia, l’addestramento,  perchè no la psicoterapia equestre.

D’altronde – continua Adriano Gigli – l‘Italia ha un grandissimo passato di produzione equina, con importanti allevamenti che hanno contrassegnato la storia italiana. Il lavoro che il Ministero da anni sta facendo, è proprio teso alla ricostruzione del nostro importante patrimonio equino. 

 

Si pensi che sono oltre 10mila gli allevamenti in Italia, dedicati a selezionare e addestrare esemplari per le competizioni sportive, nelle diverse discipline,  su circa 30 mila cavalli presenti sul territorio, circa un terzo è italiano.

Tornando allla tre giorni del Terra Ionica, solo per rammentare alcuni dei protagonisti, i cui cavalli certamente faranno parlare di se, da segnalare  per  i 4 anni, che nella giornata centrale e in quella conclusiva   13  sono stati i percorsi senza  errori , ben 11 dei quali conseguiti da cavalieri  pugliesi e lucani, tra questi, Mauro Cacioppola  con Venere dei Dioscuri, Alessia Lucchese su Briolette, Luca Miccoli su  Tanzer Prinz, Luca Quaranta su Pilar, Armando Lofrese Diablo Caresino,  Pietro Pio Cornacchia su Top,  Antonello Andrisano con Dantess Hell,  Gabriele Gian Maria Prete su Milgauss Non Stop, Domenica Del Prete Casskana, Manuel Staffieri con Picasso dei Sannaci e Frida dei Sannaci. A dominare le 5 anni, Antonio Spano con Carignano, Luca Miccoli con  Apocalittica e poi con Chilosciu,  Federica Pizzileo con Luccianò. Nei 6 anni a podio Antonio Milella con Dear Pleasure, Pietro Pio Cornacchia con Gantura, Lucia Milella Fordianada,  e ancora Bellacicco, su Isabella dei Sannaci, Nei 7 anni ha padroneggiato, Nicola Bellacicco con Adamantio dei Sannaci e Karima dei Sannaci, Jasmine Chira Milone con Narom.

Certamente  alla tre giorni hanno partecipato tanti e tanti altri, ma come sempre per ogni nostro racconto, individuiamo alcune categorie con l’ausipicio sempre di poter,  grazie ad una rotazione,  parlare di voi tutti. Chiramente alle classifiche dei data base è affidata l’ufficialità dei dati.

Si ringrazia Marco Trane per il supporto fotografico e la disponibilità.

 

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